Edipus
di Giovanni Testori
Eugenio Allegri è lo “Scarrozzante”, capocomico di una piccola compagnia che in un teatrino di provincia tenta di mettere in scena una rappresentazione su Edipo. Abbandonato dal primo attore e dalla prima attrice, che hanno preferito strade più comode, lo Scarrozzante si trova quindi a ricoprire tutti i ruoli e finisce per confondere il piano del racconto con quello della sua disastrata vicenda autobiografica personale.
Il lavoro su Edipus, opera di Giovanni Testori datata 1977, a distanza di 20 anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi ed a quasi 40 dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, erede del filone più sperimentale della grande tradizione della Commedia dell’Arte.
Nota del regista Leo Muscato
La Trilogia degli Scarrozzanti è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti. Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reiventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il “Massacro” contiene anche un po’ di Sacro? Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro, si fa poesia struggente e disarmante. Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno. “L’attor vegio” interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo “el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e de cabarettisti!” E la prima attrice, molla tutto per andare a maritarsi “cont quel fabbrecante de Mobili” che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese. Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto solo il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a delle poltrone vuote.
Per saperne di più: recensioni e articoli
- Quel pagliaccio di Edipo lasciato da tutti di Rodolfo di Giammarco su La Repubblica del 26/04/2015
- Edipus di Testori al Teatro Filodrammatici di Milano di Claudio Elli su Punto e Linea Magazine del 26 febbraio 2016
- “Eugenio Allegri è “Edipus” di Testori. E Laio e Iocasta…” su alibionline.it del 25/02/2016
- “Edipus: intervista a Eugenio Allegri” di Andrea Simone su Spettacolarmente.it del 23/02/2016
- “Edipus: un atto di ressitenza e di amore al teaatro” Recensione di Francesca Romana Lino su Rumor(s)cena.it del 24/02/2016
- “La magia del teatro nel testo di Giovanni Testori con l’interpretazione di Eugenio Allegri diretto da Leo Muscato” Recensione di Miriam Larocca su Cinespresso.com del 10/03/2015
- “L’Edipus di Muscato: un Allegri col naso rosso” di Sarah Curati su klpteatro.it del 10/03/2015
- Recensione di Laura Amelio su teatro.persinsala.it del 10/03/2015
- “Ha colpito molto l’Edipus di Testori alla Sala Ratti” di Enrico Gussoni su Assesempione.it del 10/03/2015
- Articolo di Federica Leone su dominiopubblicoilblog del 7/03/2015
- Recensione di Valentina De Simone sul blog “Che Teatro fa” di Repubblica.it del 5/03/2015
- Articolo di Nicola Delnero su Paperstreet.it del 5/03/2015
- “Stregati da Edipus” di Giulietta Mastroianni sul Corriere dell’Umbria del 20/02/2015
- Articolo di Tania Turnaturi su Factanet.it